Malcontenta by Barry Maitland

Malcontenta by Barry Maitland

autore:Barry Maitland [Maitland, Barry]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Mystery & Detective, General, Thrillers
ISBN: 9788882370411
Google: YypQPgAACAAJ
Amazon: 8882370410
editore: Meridiano zero
pubblicato: 2001-12-31T23:00:00+00:00


14

La mattina seguente Brock, in preda a un timore irragionevole, si sottopose alla prima seduta di agopuntura. Ad assistere Stephen Beamish-Newell c’era Rose, ma Brock non riuscì a concentrarsi sui problemi di cui aveva parlato Grace. Non era certo quella la circostanza ideale.

- Allora, David, il digiuno le ha provocato effetti collaterali?

Beamish-Newell lo aveva fatto sedere sul bordo di un lettino a rotelle che gli arrivava alla cintola, e stava misurandogli la pressione prima di iniziare il trattamento. La stanza faceva parte di una serie di piccoli ambulatori che occupavano un lato del corridoio nel seminterrato; erano arredati in modo spartano e collegati da porte in vetro smerigliato.

- No, a parte lo shock iniziale sono riuscito ad abituarmi. - All’improvviso Brock pensò al pasticcio di carne di Ben Bromley, e avvertì un lieve brontolio allo stomaco. Alzò gli occhi in direzione di Rose, che si trovava in un angolo ad aspettare: lei gli rivolse un automatico sorriso di incoraggiamento. Al suo fianco c’era un carrello in acciaio inossidabile sul cui ripiano erano disposti un paio di guanti di gomma, degli asciugamani ripiegati e diversi aghi conficcati su una base spugnosa. Il pensiero della carne associato alla vista degli aghi diedero a Brock un improvviso senso di nausea. Tirò un profondo sospiro e cercò di pensare ad altro, mentre Beamish-Newell gli tastava il polso.

- Bene. Adesso, David, si distenda a faccia in giù sul lettino. Possiamo cominciare. - Il dottore raggiunse un piccolo lavandino e si lavò le mani. Sotto la finestrella c’era un grosso termosifone di ghisa, sproporzionato rispetto alle esigue dimensioni della stanza. Con le porte chiuse, il caldo era ancor più opprimente che nel resto della clinica. Brock si distese a pancia in giù e incrociò le braccia sotto la testa, sforzandosi di non pensare a pupille perforate o cose del genere.

Avvertì qualcosa di soffice sfiorarlo sopra all’anca sinistra, poi ci fu un breve silenzio, seguito da una lieve sensazione di prurito sulla pelle.

- Stasera termina il digiuno, David. - Di nuovo sentì una soffice pressione, ma sul lato destro. - Il suo organismo dovrebbe aver ormai eliminato gran parte delle tossine: ci vuole un po’ di tempo per espellerle completamente, ma tra non molto noterà anche lei la differenza. Ha bevuto molta acqua, spero.

Nessuna risposta.

- David? Ancora silenzio.

- Non si sarà mica addormentato?

Avvicinatosi al viso di Brock, Beamish-Newell gli toccò una guancia e gli sollevò una palpebra. - È svenuto.

Il dottore imprecò a bassa voce e controllò il polso. Rose bagnò un panno con dell’acqua fredda e lo porse a Beamish-Newell, che annuì senza prenderlo in mano. Fu lei a farsi avanti e a strofinarlo sul volto di Brock, che rimase immobile.

- Andiamo! - Beamish-Newell schiaffeggiò Brock sul dorso della mano e aspettò inutilmente una qualsiasi reazione. Dopo cinque minuti decise di togliere i due aghi, attese ancora un po’ e scosse la testa con impazienza. Visto che la sagoma sdraiata sul lettino non accennava a riprendersi, il dottore disse a Rose di continuare a tenerla d’occhio mentre lui si occupava degli altri pazienti nelle stanze vicine.



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